Da affaritaliani.libero.it:
Tragedia negli Stati Uniti. Un ragazzo di 16 anni minacciava di suicidarsi, quando è stato ucciso da un cecchino della polizia, intervenuta su chiamata della madre. Andrew Messina, residente a Cherokee County, in Georgia (Stati Uniti), era in crisi per aver preso un brutto voto a scuola. Tornato a casa, si era barricato nella sua cameretta e minacciava di spararsi con la pistola del padre.
La madre non sapeva come fermarlo e così ha pensato di chiedere aiuto agli agenti di polizia. Quando il ragazzo ha visto arrivare un furgone pieno di swat e un cecchino, la situazione è precipitata. Preso dal panico e dallo spavento, Andrew ha rotto il vetro della finestra, forse per fuggire. E' stato proprio in quel momento che un proiettile, sparato dal fucile di precisone di un poliziotto, lo ha raggiunto senza lasciargli scampo.
Sotto choc i suoi genitori, che hanno annunciato di voler avviare una pratica legale nei confronti della polizia della Georgia, anche se Jason Yarbrough, l'uomo che ha premuto l grilletto, non verrà perseguito penalmente. Sul web sono in molti a chiedere giustizia, come il gruppo Facebook "Justice for Andrew Messina". E intanto è polemica negli Stati Uniti per l'ennesimo caso di eccesso di reazione da parte della polizia.
Due i precedenti recenti. Il primo luglio 6 agenti della polizia di Saginaw in Michigan hanno crivellato con 46 colpi esplosi in rapida successione, Milton Hall, 49 anni, afroamericano con problemi di ritardo mentale. L'uomo, che in un video diffuso dalla Cnn, apparentemente brandiva un coltello, era in totale stato confusionale.
L'11 agosto, invece, la polizia di New York ha ucciso nelle vicinanze di Times Square un uomo di 51 anni, Darius H. Kennedy, sempre un nero, armato di un coltello e sotto l'effetto di droghe. Due agenti gli hanno scaricato contro 12 colpi dopo averlo inseguito nelle strade adiacenti la celebre piazza senza riuscire a disarmarlo.
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