venerdì 26 aprile 2013

Mezzi di disinformazione di massa.

Da molto tempo, ormai, le persone di buon senso evitano accuratamente i media istituzionali, ben conoscendone l'effetto diseducativo e disinformativo.
Questo bell'articolo di Marcello Foa ci convince che facciamo bene ad evitarli.
Dal sito blog.ilgiornale.it:

La notizia è falsa. Si pubblichi!, di Marcello Foa

Questo è un piccolo esempio di come funzioni l’informazione e come sia facile creare miti basati sul nulla.
La settimana scorsa mi telefonda la giornalista di una nota trasmissione pomeridiana italiana, dal taglio popolare. Mi dice:
“Vorremmo intervistarla sulle prossime elezioni a Lugano (svolteri questo fine settimana, n.d.r.)”
“Volentieri”, rispondo sorpreso.
“Sa vogliamo capire perché i ticinesi vogliono cacciare gli italiani”
“Scusi?”
“Si abbiamo letto degli articoli sulla stampa italiana. La campagna elettorale è stata incentrata sull’eccessiva presenza degli italiani nel Canton Ticino. ”
“Si sbaglia di grosso – replico – L’elezione a Lugano è stata segnata dalla morte del leader della Lega dei Ticinesi, Giuliano Bignasca e dalla sfida dal candidato leghista Marco Borrradori al sindaco uscente, il liberale Giorgio Giudici”.
“Ma ci sono stati anche dei manifesti e una forte propaganda anti italiana”.
“Il manifesto a cui lei si riferisce è stato affisso da un partito Udc con lo slogan “giovani, restiamo in mutande” ed è passato praticamente inosservato. La questione dei frontalieri che lavorano in Ticino è nota da tempo, la Lega ne ha fatto un cavallo di battaglia, ma questa volta non ne ha parlato quasi nessuno.”
“Ma lo ha scritto la Repubblica”
“E la Repubblica ha preso un abbaglio. Scrivere che gli italiani vogliono cacciare gli italiani fa titolo, ma non corrisponde a quanto avvenuto in campagna. E nell’intervista lo dirò chiaramente”.
“Capisco, la ringrazio tanto. Allora la chiamo entro domani e fissiamo l’appuntamento per l’intervista”, mi risponde lei con un filo di imbarazzo.
Era mercoledì e  ovviamente non mi ha più chiamato. Non so cosa sia andato in onda, ma è molto probabile che la tesi iniziale non sia stata corretta. Come capita quasi sempre  - soprattutto in tv ma non solo – quando un giornalista – o una fonte – smentisce o relativizza la tesi che piace al caporedattore o all’autore del programma, il quale non giudica nel merito ma cerca solo ciò che fa audience. E non gliene importa nulla se quel che va in onda non solo non è vero, ma nemmeno verosimile. Quando la notizia falsa rafforza un luogo comune o un pregiudizio radicato nell’opinione pubblica, la possibilità di correggere il tiro è praticamente impossibile.
Questo episodio è minore, ma emblematico di una consuetudine consolidata nei grandi media e che ho avuto modo di verifiare personalmente più volte. Perchè fare audience con notizie vere interessanti, emozionanti è molto più difficile e faticoso, mentre basta un bel luogo comune, basato su un indizio apparentemente credibile (l’articolo di Repubblica) per far salire lo share. Vuoi mettere?

Napolitano, il presidente dei banchieri.

Sensatissime considerazioni sulla rielezione del Napolitano. Ma non perdetevi anche il fondamentale http://marcodellaluna.info/sito/2013/04/25/morire-per-maastricht-con-enrico-letta-e-leurogendfor/.
Dal sito www.marcodellaluna.info:

IL PRESIDENTE DELLA PARTITOCRAZIA E DEI BANCHIERI
IN ARRIVO LA VIOLENZA DI STATO
La partitocrazia poteva salvarsi solo garantendo gli interessi dei poteri forti internazionali sull'Italia; rieleggere Napolitano serve a questo.
Subito confermata la linea neoliberista.
Gli uomini del Bilderberg, del FMI e dell'UE sono i primi a congratularsi.

“Tutto ciò che fa il parlamento è democratico” rassicura Stefano Rodotà, dall'alto delle sue rendite pubbliche. “Soprattutto se quel parlamento è un parlamento di nominati, nominati da non più di venti persone delle segreterie/cda dei partiti” - ha dimenticato di aggiungere.
Napolitano, già sottoscrittore, col Prodi, della privatizzazione di Bankitalia nel 2006 e corresponsabile politico del governo Monti, si conferma garante, all'interno, della coesione della partitocrazia necessaria alla tutela degli interessi della partitocrazia stessa; e all'esterno, garante della obbedienza dell'Italia a una politica economico-finanziaria che avvantaggia il capitalismo bancario straniero a danno degli italiani. E' a questo che deve il suo successo e la sua ri-elezione, a questa capacità di duplice e congiunta garanzia, che gli assicura il sostegno “delle cancellerie che contano”. Ci manca solo che ora anche Bersani faccia il sacrificio di rimanere in carica e che Berlusconi accetti un Amato a Palazzo Chigi.
La partitocrazia, traballante per la sua delegittimazione e i disastri delle sue scelte, rinuncia a ogni finzione di cambiamento invocato dalla gente, modifica quanto serve la costituzione, e si prende qualche mese aggiuntivo ricompattandosi e mummificandosi. Ha un anno e mezzo al massimo, per realizzare due cose:
-o rilegittimarsi attraverso un rilancio dell'economia e dell'efficienza del sistema paese,
-oppure allestire un apparato autocratico di repressione e di intimidazione poliziesche dell'inevitabile rabbia di popolo, che potrebbe sfociare nella prima rivoluzione italiana (la quale sarebbe anche la prima azione collettiva unificante e fondatrice di una unità nazionale italiana, sinora n on realizzatasi).
Qualcuno pensa che, fra altri sei mesi di peggioramento economico quale stiamo avendo da anni, si potrà governare gli italiani col loro consenso e con le buone, senza ricorrere alla violenza di Stato? Ricordo che in Italia la ragion di Stato è ricorsa alle stragi terroristiche per delegittimare il dissenso radicale su temi socio-economici.
Vorrei poter pensare che un governissimo di scopo possa rilanciare l'Italia, ma so che gli strumenti per la prima possibilità mancano, essendo stata ceduta la sovranità non solo monetaria, ma anche fiscale e finanziaria, ed essendo stato eretto a norma costituzionale il dogma monetarista. Oltre al fatto che ai partiti manca la competenza tecnica-economica e che i loro uomini sono specializzati e selezionati nel senso che sappiamo. Gli strumenti per la seconda, invece, ci sono tutti, grazie al MES, al Trattato di Lisbona e all'Eugendfor, che è il sistema di polizia europea, composta esclusivamente di corpi militari e non civili, sottratta alla normale responsabilità e giurisdizione, e senza limitazioni nei tipi di armi che può usare contro i civili – vedi gas letali ed armi elettromagnetiche e acustiche subletali.
Sapendo che l'economia italiana non ripartirà, è ovvio che il governo delle larghe intese avrà come asse portante l'organizzazione dell'apparato autoritario e repressivo, iniziando con un adeguato battage mediatico preparatorio.
“Il dissenso può essere espresso solo nelle forme della legalità”, continua la rassicurazione di Rodotà, dall'alto dei suoi redditi. Ma che fare se le forme della legalità vengono svuotate e calpestate dal palazzo che difende i suoi interessi contro quelli di un popolo che non rappresenta, anzi tradisce? Emigrare o insorgere o aspettare che lo schifo marcisca del tutto e cada da sé?

mercoledì 17 aprile 2013

Crimine di leso pensiero unico.

Dal sito www.tempi.it:

Manifestano in silenzio contro il matrimonio gay seduti vicino al Parlamento francese: arrestati 67 giovani

Leone Grotti
Il senatore francese che manifestava insieme a loro: «Questa è repressione politica, in quella piazza manifestano tutti. Nessuno è mai stato arrestato».
Sono stati rilasciati ieri sera i 67 giovani sostenitori della Manif Pour Tous contro la legge sul matrimonio gay che dall’una di notte di ieri sono stati detenuti in un commissariato di Parigi. I giovani francesi, riuniti nel gruppo Camping Pour Tous, avevano deciso di protestare sedendosi in totale silenzio vicino al Parlamento francese. Insieme a loro, c’era anche il senatore Pozzo di Borgo. Secondo un comunicato della Manif Pour Tous uscito ieri pomeriggio «non hanno fatto niente che giustifichi la loro detenzione da oltre 12 ore. La democrazia e la libertà di espressione sono di nuovo minacciati. La Francia è evidentemente governata da un gruppo che usa metodi da regime di polizia». Il loro caso ricorda quello di Franck Talleu, fermato e  multato solo perché portava la maglia con il logo di una famiglia.
«È UN ABUSO». I giovani hanno rischiato secondo gli avvocati un anno di prigione e 15 mila euro di ammenda per «non essersi dispersi dopo l’avviso» della polizia, anche se non turbavano in nessun modo la quiete pubblica manifestando da seduti in totale silenzio. Uno degli avvocati ha dichiarato riguardo all’arresto: «Si tratta di una reazione sproporzionata. È un abuso, un’intimidazione che ha come obiettivo quello di sradicare alla radice ogni tipo di protesta». Un altro avvocato: «In 20 anni di lavoro non ho mai visto niente del genere».
«REPRESSIONE POLITICA». Il senatore Pozzo di Borgo, che non è stato arrestato insieme ai giovani, ha dichiarato ieri: «Apprendo che i giovani che sono stati arrestati sotto i miei occhi nonostante fossero calmi e pacifici sono ancora in detenzione. In piazza Edouard Herriot [dove si trovavano, ndr] tutti i giorni ci sono manifestazioni rumorose di sindacati, di stranieri di ogni tipo, di associazioni diverse e mai nessuno è stato arrestato. Loro, che stavano in silenzio, li hanno subito portati via». Conclude Pozzo di Borgo: «Questa è repressione politica».

martedì 16 aprile 2013

OTTIMO Grillo sulla Siria!

Mi telefona un amico e, dopo gli ultimi due post, mi chiede: ma perchè adesso ce l'hai sù con Grillo??
Nossignori, io apprezzo moltissimo il M5S quando fa cose giuste.
Per esempio quando presenta un'interpellanza parlamentare sulla Siria come quella che segue. Parole mai sentite nel parlamento italiano.
 
Premesso che:
in Siria, da due anni, è in corso una guerra (90.000 morti, secondo l’ONU) determinata dall’irrompere di gruppi armati, provenienti da numerosi stati stranieri e foraggiati dall’Occidente e dalle Petromonarchie, che, impossessandosi delle giuste istanze di democrazia e partecipazione che erano alla base delle mobilitazioni del popolo siriano di qualche anno fa, stanno seminando il terrore con autobombe, assalti ad edifici governativi, uccisioni e rapimenti di inermi cittadini siriani “colpevoli” di non schierarsi con loro contro il governo di Bashar al-Assad;
i suddetti gruppi, tra l’altro di feroce “ideologia” jihadista e facenti parte della cosiddetta “Coalizione nazionale siriana” sono stati riconosciuti dal dimissionario Ministro Terzi come “unici rappresentanti del popolo siriano” per i quali (insieme alla diplomazia francese e inglese) ha recentemente proposto la fine ufficiale dell’embargo di armi decretato dalla Comunità Europea;
il 3 aprile di quest’anno quattro giornalisti di nazionalità italiana (Amedeo Ricucci, inviato Rai,; Elio Colavolpe, Andrea Vignali, e Susan Dabbous) sono stati rapiti nel nord della Siria da uno dei suddetti gruppi e tuttora sequestrati nella verosimile attesa di ricevere dal nostro governo soldi o armi;
il 4 aprile di quest’anno, la RAI e la Farnesina, verosimilmente per non gettare cattiva luce sui suddetti gruppi armati, dichiarava, i suddetti giornalisti non già “rapiti” ma, bensì, pudicamente “trattenuti” e chiedeva agli organi di informazione un “silenzio stampa” prontamente ottenuto anche dai numerosi organi di informazione sempre pronti a invocare crociate;
che sono passati almeno sei giorni dal rapimento senza che il Governo si sia sentito in dovere di riferire al Parlamento su questo gravissimo episodio
si chiede di riferire con urgenza:
se il Governo italiano sta conducendo trattative con i suddetti gruppi armati per ottenere la pronta liberazione degli ostaggi;
se queste trattative prevedono l’invio di denaro o di armamenti.

sabato 13 aprile 2013

Ma ci prendono per il culo?

Già, Grillo ed il M5S, dicevamo. Ci chiedevamo dove vogliono andare a parare.
Non c'è ancora una risposta certa, però ci sono i primi disegni di legge dei parlamentari grillini. Beh, i PRIMI disegni di legge assumono un significato simbolico, non possono essere casuali. Sono necessariamente, per loro natura, indicativi delle priorità di un movimento politico. E poi si sa che nel M5S nulla accade per caso, nulla accade se Grillo-Casaleggio non vogliono!
Ebbene, allora, in questo momento terribile che l'Italia e l'Occidente stanno attraversando, quali sono questi primi disegni di legge? L'uscita dall'UE? La sovranità monetaria? La soppressione del finanziamento ai partiti? NO. Riguardano il matrimonio tra gay ed il contrasto all'omofobia e transfobia. 
Ho l'impressione che questi qua ci stiano prendendo per il culo.
E che stiano offendendo gli italiani che non arrivano a fine mese e che, sempre di più, rinunciano a lottare.
Ai quali vorrei dedicare questo scritto di Marco Cedolin, dal sito ilcorrosivo.blogspot.it:

Gli italiani emigrano nell'aldilà

Nonostante la novella presidente della Camera Laura Boldrini, impegnata con migranti e migrazioni di altro genere, abbia dichiarato di non esserne al corrente e mostri tutto il proprio stupore per la povertà in cui versano i suoi connazionali privi di uno stipendio dell'ONU, una larga parte degli italiani vive in condizioni sempre più drammatiche, senza che esista alcun ammortizzatore sociale in grado di mitigare gli effetti della catastrofe economica che si è riversata sulle loro teste.
L'ondata di persone che al culmine della propria disperazione decidono di sublimare il proprio dramma emigrando nell'aldilà, continua a farsi sempre più impetuosa ed inizia a tracimare dagli argini di silenzio attraverso i quali Monti e Napolitano hanno deciso di nasconderla alla vista, intimando ai media la più completa omertà.
Qualche caso più eclatante degli altri, come la strage di Perugia  o il triplice suicidio di Civitanova Marche, finisce per forza di cose per trovare spazio sui quotidiani a tiratura nazionale, ma nonostante perfino la Boldrini e qualche opinionista chic dei salottini TV inizino a prendere atto del fatto che una sempre più ampia fascia della popolazione italiana sia in procinto di migrare con mezzi assai più drammatici dei barconi, continua a mancare totalmente una reale percezione del fenomeno......
Nelle sole ultime 24 ore, Carlo Cossu di 54 anni di Macomer si è tolto la vita impiccandosi nella propria segheria. "Era spaventato e depresso per la crisi economica e le difficoltà finanziarie che stava vivendo" dice brevemente la nota inserita nell'articoletto di cronaca locale che informa sulla notizia.
A Belluno un uomo di 46 anni si è suicidato in un bosco per la paura di perdere il lavoro, stando alle parole del breve articolo che informa dell'accaduto.
A Caserta Giovanni Russo, dipendente comunale di 51 anni part time, è in fin di vita dopo avere ingerito acido muriatico. All'origine del drammatico gesto sembrano esserci motivi di carattere economico, sommariamente spiegati nell'articoletto che rende nota la vicenda.
A Moglia, nel mantovano, un artigiano di 68 anni ha deciso di puntarsi alla tempia una 44 magnum e di fare fuoco. L'uomo aveva perso sia sia la propria abitazione che il proprio laboratorio in seguito al sisma di maggio 2012, senza che lo stato avesse ritenuto di doverlo aiutare. Domenica scorsa si era messo a piangere conversando con un amico, perché non aveva più i soldi per pagare l'affitto dell'abitazione nella quale era stato costretto a trasferirsi.
A siracusa Franco Barcio, noto imprenditore di 63 anni si è tolto la vita impiccandosi con una corda di nylon, dopo il fallimento della propria attività commerciale.
A Conegliano, Elena Da Ros, infermiera originaria di Pordenone di 41 anni si è tolta la vita iniettandosi un micidiale mix di farmaci, all'interno della casa di riposo dove lavorava, ma nell'articoletto che informa sull'accaduto non vengono forniti dettagli indicativi sulle possibili cause del suicidio.
A Cordignano, sempre in provincia di Treviso, Sandro Pietrobon, un artigiano di 43 anni si è tolto la vita con una coltellata al ventre all'interno della propria abitazione, ma anche in questo caso il trafiletto che rende nota la notizia sulla cronaca locale è completamente scarno e privo di qualsiasi riferimento ai probabili motivi alla base dell'insano gesto.
A Portogruaro, Valter Boscariol, geometra di 64 anni, ha deciso di farla finita impiccandosi con una corda all'impalcatura del cantiere in cui lavorava. Stando all'articolo che rende nota la notizia all'origine del suicidio potrebbe esserci un periodo di depressione che il Boscariol stava attraversando a causa di un piccolo errore di calcolo fatto sul lavoro, di cui temeva le conseguenze.
Tenuto conto del fatto che questo scarno elenco d'italiani emigrati nell'aldilà fra oggi e ieri rappresenta il frutto di una sommaria spulciatina compiuta dal sottoscritto insieme ad un paio di amici, all'interno delle cronache locali di alcuni quotidiani online, dal momento che nessuno dei grandi giornali come Il Corriere o Repubblica ha ritenuto giusto far comparire anche uno solo di questi casi nell'ambito della propria cronaca nazionale, si può ben comprendere quale enorme rilevanza stia ormai rivestendo il dramma dei cittadini che in Italia si suicidano per disperazione.
Fra lo stupore della Boldrini, l'indifferenza della politica ed al riparo dagli sguardi dei propri connazionali, una massa sempre più compatta d'italiani sembra avere deciso di emigrare in silenzio, alla ricerca non del miraggio di un lavoro, dello status di rifugiato o della pietistica elemosina di una qualche ong, ma semplicemente della pace eterna, lontano da un paese che ha deciso di negare ai propri figli perfino il diritto a sopravvivere dignitosamente.

Ma Grillo cosa vuol fare?

Sul web spopolano i commenti sugli sconcertanti 10 candidati alla Presidenza della Repubblica scelti dal M5S attraverso la votazione on line a cui hanno partecipato 48mila iscritti al movimento.
Certo, 48mila è un numero irrisorio. Non è indicativo degli umori del popolo italiano, e nemmeno degli umori degli elettori del movimento. Con 48mila voti in una grande città fai fatica a eleggere un consigliere comunale.
Però questi sono i 10 nomi usciti, questi (cioè uno di questi) saranno i candidati del primo partito italiano (perchè, non dimentichiamolo, tale è il M5S). E allora bisogna davvero domandarsi che cosa vuole essere il M5S e dove vuole andare a parare, perchè questi nomi sono scelti tra la peggiore veteropolitica, tra quei mandarini attaccati al sistema come la cozza allo scoglio, burocrati proccupati solo di perpetuare il loro potere.
I 48mila li avranno votati perchè li conoscono e li vogliono davvero? Se così è, il M5S esca allo scoperto e dica chiaramente che si propone di essere un partito ultraconservatore il cui fine è quello di non mettere in discussione lo status quo.
Oppure li hanno votati per ignoranza, perchè li hanno sentiti nominare e venerare e leccare in tv e, si sa, se non ti fidi di mamma tv di chi ti fidi...
In attesa di capire quale sia la risposta, propongo una bella inchiesta giornalistica sulla storia delle elezioni del Presidente della Repubblica, dal sito di Repubblica. Molto di parte, ma ricca di informazioni:   http://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni-presidente-repubblica-edizione2013/2013/04/09/news/america_quirinale-56461322/?ref=search

domenica 7 aprile 2013

La guerra tra disperati, prevista, incomincia.

Gironzolando tra i blog, mi sono imbattuto in questo post: http://girano.blogspot.it/2013/04/effetto-boldrini-case-e-soldi-agli.html?spref=fb
Mi ha sorpreso la rabbia che emerge nei confronti degli extracomunitari. Questo non è solo un articolo di denuncia come se ne sono sempre letti tanti nei siti di controinformazione. Questo trasuda odio ed insofferenza, tradisce un clima che si sta diffondendo.
L'avevamo previsto anni fa e ci siamo arrivati. La guerra tra disperati, abilmente costruita e pilotata, inizia. Anzichè combattere il nemico ci combattiamo tra noi. Ed il nemico vince. Sempre. Perchè lo facciamo vincere.  

Presidente della Repubblica secondo Monsanto??

Pare che la candidatura di Emma Bonino alla presidenza della Repubblica abbia poche chanches. Comunque, oltre alle informazioni dei media ufficiali, può essere utile conoscere, sul personaggio, anche le seguenti notizie fatte circolare dal Prof. Giuseppe Altieri, esperto di agricoltura e di ecologia:

Emma Bonino è un OGM... faccia il Presidente della Monsanto

Con grande preoccupazione abbiamo ascoltato della candidatura di Emma Bonino a Presidente della repubblica Italiana.
Rammento che Emma Bonino, nel periodo alla Commissione Europea e non solo si impegnò molto a favore degli OGM
1. introduzione delle soglie di tolleranza di OGM negli alimenti, senza etichettatura, che avviarono la contaminazione e commistione delle derrate alimentari nei supermercati italiani e dell'ambiente, attraverso il Trasferimento Genico Orizzontale delle particelle di DNA transgenico nei batteri e nell'ambiente...
2. raccomandazioni per la coesistenza (impossibile) con le coltivazioni OGM...  per fortuna non applicata in Italia
3. promotrice della Marcia degli "Scienziati" Manipolatori del Dna, che volevano essere liberi di invadere l'Italia con gli OGM...
4. Interventi continui sulla stampa a favore della contaminazione con OGM senza eitchettatura anche dei prodotti Biologici... cavillo di Troia che avrebbe dovuto consentire finalmente (per la Monsanto e le altre Multinazionali transgeniche), anche la semina di OGM in Europa e in italia
... e molto altro...
....insomma
un'ottima Presidente della "Repubblica secondo Monsanto"....