A pagina 6 di questa edizione tedesca si può leggere: “Tradotto da Henry Gardener, redazione finale del testo di Günter Deckert, che ha tenuto a sottolineare che non condivide le tesi e le conclusioni dell’autore.”. Questa presa di distanza non ha fermato, naturalmente, la polizia del pensiero e la Magistratura del pensiero.
NESSUN media italiano ha dato notizia della condanna.
Nelle stesse ore, in Francia, Sarkozy accelera sulla certa adozione della legge che punisca penalmente la negazione del genocidio degli armeni e rimprovera ai ministri in disaccordo con la legge – Alain Juppé (Affari esteri) e Bruno Le Maire (Agricoltura) – di “non guardare più lontano del proprio naso”.
Secondo lui, se il testo di legge venisse censurato, qualcuno ne trarrebbero occasione per presentare una QPC (Questione prioritaria di costituzionalità) davanti al Consiglio costituzionale riguardo alla legge Gayssot che penalizza la negazione della Shoah!
Perfettamente d'accordo:
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