sabato 25 giugno 2011

I magistrati sono intoccabili? Dipende...

Dal sito FascinAzione:
 
Il Consiglio Superiore della Magistratura giovedì scorso ha deliberato di collocare in aspettativa per infermità, per quattro mesi, il Pubblico Ministero di Roma Paolo Ferraro. Il provvedimento è stato adottato con una procedura d’urgenza, motivata dalla asserita gravità ed attualità dell’ inidoneità del magistrato «ad adempiere convenientemente ed efficacemente ai doveri del proprio ufficio». Il provvedimento del CSM prende le mosse dalle denunce presentate dal dottor Ferraro circa l’esistenza di «una setta satanica massonica esistente in ambito militare» che, secondo la sua prospettazione, potrebbe avere connessioni anche con i fatti di Ascoli Piceno, concernenti l’assassinio di Melania Rea. Il magistrato ha annunciato che, unitamente ai suoi legali, rivelerà dati, fatti, vicende patite nonché l’anomalia del procedimento cui è sottoposto in una conferenza stampa che si sta svolgendo questo pomeriggio, presso lo studio dell’avvocato Giorgio Carta a Roma.
Per l'occasione si è svolta una manifestazione di Forza Nuova, alla presenza del Segretario Nazionale Roberto Fiore, presso lo studio dell’avv. Carta dove si stava svolgendo l’annunciata conferenza stampa del giudice Paolo Ferraro e dei suoi legali. Una ventina di militanti hanno esposto uno striscione “PM NON MOLLARE!” firmato Forza Nuova.
“Fin dalla nascita FN ha individuato nelle sette segrete e nella massoneria il cancro della società. Tant’è che lo mettemmo come uno degli 8 punti fondanti del movimento.” È il primo commento di Fiore durante la manifestazione. “Nell’allontanamento di Ferraro c’è qualcosa di poco chiaro o di chiarissimo per chi sa leggere fra le righe: ha scoperto cose che non doveva scoprire, coinvolgimenti delle alte sfere delle forze armate in logge massoniche o peggio ancora forse in sette sataniste che praticano sacrifici rituali. Non per niente un pm stimatissimo nella procura di Roma è stato sollevato dal suo incarico in un attimo e trattato come un pazzo da curare psichiatramente.”
Ha quindi concluso Fiore: “Noi siamo qui oggi a esprimere la nostra vicinanza a Ferraro e seguiremo la vicenda in tutti i suoi aspetti anche quelli che non troveranno spazio sui media, come non lo ha trovato il suo allontanamento ad opera del CSM. La massoneria va estirpata dal tessuto della nostra società.”

Contro la rimozione, avente efficacia immediata, i legali del dottor Ferraro, Mauro Cecchetti e Giorgio Carta, hanno annunciato un ricorso al TAR Lazio, che sarà presentato nei primi giorni della prossima settimana. «Il procedimento cautelare seguito dal CSM – riferiscono gli avvocati del magistrato – risulta non solo costellato di violazioni delle garanzie difensive, ma addirittura atipico, perché non previsto da alcuna norma, nonché arbitrario, atteso che non risulta fondato su alcuna perizia medica, se non una risalente al 2008 che, peraltro, attestava l’idoneità allo “svolgimento di attività professionali anche complesse”. Il CSM, poi, ha stranamente ritenuto ininfluenti le numerose perizie mediche di parte del 2011 – attestanti la specifica idoneità ed anzi qualità intellettuale del magistrato – ed ha ignorato una denuncia analitica e argomentata depositata in atti, che evidenzia fatti gravissimi a suo danno patiti dal 2009 in poi. In definitiva, il CSM ha fondato il provvedimento cautelare sulle dichiarazioni di alcuni colleghi della procura di Roma, con i quali il nostro assistito è notoriamente in contrasto proprio per effetto delle sue denunce».

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