Ricevo da un affezionato e prezioso frequentatore del blog:
Borghezio avrà i suoi modi ma almeno ha provato a far sapere al mondo della
riunione di questo potentissimo club che ogni anno si riunisce in Svizzera e
decide delle sorti delle economie mondiali con indicazioni che puntualmente
l'anno successivo vengono adottate da UE, G8, G20, FMI e compagnia bella
Da oltre 50 anni si riunisce questo club di banchieri e mai nessuno è ammesso
alle riunioni iper segrete.
Malmenato e messo in stato di fermo dalla polizia svizzera. È successo all’
europarlamentare della Lega Nord, Mario Borghezio, a St. Moritz. Voleva
partecipare «alla riunione annuale della misteriosa congrega mondialista del
“Bilderberg Club” nei saloni del Grand Hotel Kempinski» pur «non essendo
invitato». Alla vigilia non aveva fatto mistero del suo intento, immaginando di
non essere accolto con un tappeto rosso. Forse, però, non s’aspettava di essere
addirittura menato.
Lui, insieme al suo assistente al parlamento europeo: il neoconsigliere
comunale di Milano Max Bastoni. «La Polizia svizzera ci ha messi in stato di
fermo e ci sta portando in caserma» dichiarava ieri sera Borghezio. «Sanguino,
sporgerò una bella denuncia alle autorità svizzere». L’effervescente padano
voleva ficcare il naso a un incontro di circa 130 persone, rigorosamente
selezionate, la maggior parte delle quali sono personaggi influenti in campo
economico, politico e bancario. Sono loro che Borghezio definisce «i padroni
del mondo». Il padano, passaporto e tesserino parlamentare alla mano, ha
chiesto di assistere al summit.
L’hanno sbattuto fuori. Racconta: «Sono stato assistito dalla polizia elvetica
ma il trattamento subìto dalla sicurezza dell’incontro è stato brutale.
Chiedevo solo di assistere: il trattamento subìto mi conferma che questa è una
riunione molto importante chiamata a prendere decisioni rilevanti senza alcun
controllo popolare. È evidente che il Club di Bildelberg è una società segreta,
come pensano in tanti di cui meno si sa e meglio è».
Non è la prima volta che Borghezio, convinto indipendentista padano, viene
malmenato o finisce nei guai. Il 19 gennaio 2001 è stato aggredito da uno
sconosciuto su un tram in centro a Torino. La sera del 17 dicembre del 2005
rischia il linciaggio su un treno sulla tratta Torino-Milano: aveva partecipato
a una manifestazione contro la Tav, i no global che riempivano il convoglio
cercarono di buttarlo giù. L’11 settembre 2007, sesto anniversario dell’
attentato alle Torri Gemelle, è fermato dalla polizia prima di una
manifestazione contro l’islamizzazione dell’Europa a Bruxelles. Anche in questa
occasione, denuncia di essere stato malmenato prima del fermo.
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