Fini: le istituzioni si impegnino contro antisemitismo e islamofobia, due facce della stessa medaglia
Le istituzioni devono «moltiplicare gli sforzi per la salvaguardia decisa e incisiva della comunità nazionale da ogni pulsione razzista, integralista e xenofoba». Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, nel suo intervento alla Sala del Mappamondo all'incontro su «Antisemitismo e islamofobia» per la presentazione della ricerca condotta dal comitato «Passatopresente».
Secondo il presidente della Camera, antisemitismo e islamofobia sono due facce della stessa medaglia: «I due pregiudizi - spiega - tendono a sovrapporsi tra loro, come dimostrano le risultanze delle interviste sul campione di indagine analizzato dai ricercatori. Oltre il sessanta per cento di chi è dichiaratamente antisemita è anche antislamico». Per la terza carica dello stato «è quindi necessaria un'attenzione più vigile e partecipe da parte di chi ha la responsabilità di orientare sia l'opinione pubblica sia il consenso dei cittadini». E dunque «mai come oggi è necessario realizzare un progetto di società aperta, libera e inclusiva, restituendo la speranza in un futuro di diritti e di opotunità ai settori sociali più inclini alla sfiducia e al pessimismo. E questo obiettivo - sottolinea Fini - può essere raggiunto anche e soprattutto attraverso un incisivo e convinto piano di reali riforme economiche».
«Il mio auspicio - ha proseguito Fini - è che la vita pubblica italiana torni ad essere caratterizzata da un alto senso di responsabilità politico e morale per la salvaguardia dei valori che sono fondamento della convivenza civile e democratica. Occorre il rilancio di un grande progetto educativo che sappia contrastare i pregiudizi razziali e religiosi, rinvigorendo la coesione sociale e realizzando una società più libera e plurale».
Secondo il presidente della Camera, antisemitismo e islamofobia sono due facce della stessa medaglia: «I due pregiudizi - spiega - tendono a sovrapporsi tra loro, come dimostrano le risultanze delle interviste sul campione di indagine analizzato dai ricercatori. Oltre il sessanta per cento di chi è dichiaratamente antisemita è anche antislamico». Per la terza carica dello stato «è quindi necessaria un'attenzione più vigile e partecipe da parte di chi ha la responsabilità di orientare sia l'opinione pubblica sia il consenso dei cittadini». E dunque «mai come oggi è necessario realizzare un progetto di società aperta, libera e inclusiva, restituendo la speranza in un futuro di diritti e di opotunità ai settori sociali più inclini alla sfiducia e al pessimismo. E questo obiettivo - sottolinea Fini - può essere raggiunto anche e soprattutto attraverso un incisivo e convinto piano di reali riforme economiche».
«Il mio auspicio - ha proseguito Fini - è che la vita pubblica italiana torni ad essere caratterizzata da un alto senso di responsabilità politico e morale per la salvaguardia dei valori che sono fondamento della convivenza civile e democratica. Occorre il rilancio di un grande progetto educativo che sappia contrastare i pregiudizi razziali e religiosi, rinvigorendo la coesione sociale e realizzando una società più libera e plurale».
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