domenica 23 ottobre 2011

Risparmiare...

Oggi, a Bruxelles, Berlusconi riceverà nuovi ordini in merito ai c.d. "tagli alla spesa pubblica".
Parlando di "costi della politica", merita ricordare che cosa si intendeva un secolo e mezzo or sono con tale espressione.
Dal sito www.lastampa.it:
Il Senato sabato 29 giugno 1861 respinge il progetto di legge che vorrebbe concedere viaggi gratuiti in treno ai parlamentari italiani. La proposta è del senatore bergamasco Francesco Roncalli, conte di Montorio. E’ un ricco benestante, che fin dal 1848 ha messo a rischio il patrimonio di famiglia per professare i suoi ideali liberali. Inviso all’Austria, ha patito l’esilio in Svizzera e poi a Torino. Conosce i problemi di chi è lontano da casa. Così vorrebbe agevolare i colleghi provenienti dalle province più remote del Paese, chiamati a frequentare a Torino le aule parlamentari. In effetti la sua legge non dispiace soprattutto a coloro che giungono dal Mezzogiorno. Sarebbe il primo privilegio che l’Italia unita concederebbe ai propri rappresentanti, per lo svolgimento delle loro mansioni. Ma la proposta è considerata invece inopportuna fra diversi senatori sabaudi. Fanno notare che tutti i membri del Senato sono nominati dal Re. Sovente sono titolari di patrimoni economici cospicui. E’ vero, ribattono i favorevoli, «ma alla Camera, che è elettiva, vi sono e vi potranno essere deputati rappresentanti di ceti meno abbienti, che meriterebbero di essere favoriti». «No - è la replica - servire il Paese è un privilegio, pari al dovere. Chi lo ha fatto in armi ha rischiato tutto, compresa la vita, senza altro chiedere. La mercede è da mercenari, non da patrioti, non sia mai». La proposta è bocciata, con 49 voti contro 30 favorevoli.

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