Nel 2010 anche l'Ungheria, come molti altri Paesi europei e non europei, si è dotata di una legge che punisce il revisionismo storico.
Queste leggi liberticide, su cui ci siamo già soffermati ampiamente, sono fondate sul concetto di "psico-reato" (cioè è già reato il pensiero in sè, anche se non seguito da alcuna azione) e rappresentano una delle pagine più squallide e bestiali della cultura giuridica della nostra epoca.
Credo che sia utile sapere che a giugno di quest'anno la legge ungherese ha trovato la prima applicazione: György N. è stato condannato a un anno e mezzo di carcere per aver, durante una manifestazione, tenuto in aria un messaggio in ebraico dove era scritta questa frase: “L’Olocausto non ha avuto luogo”.
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