sabato 12 novembre 2011

Dall'era dei pagliacci a quella dei banchieri.

Qualcuno mi sta chiedendo perchè, in presenza del golpe attualmente in atto, io non pubblichi alcun commento sulla gravissima situazione italiana.
La risposta è semplice: perchè, a questo punto, siamo in presenza di fatti così incredibili, assurdi, inverosimili, che nessun commento è più adeguato.
Vedo che persino un politologo navigato come Marco Tarchi è disgustato e praticamente senza parole, come ben si intuisce dal messaggio che ha inviato due giorni fa:

Un amico mi segnala un "post" su Facebook a firma di Luciano Lanno. Lo trascrivo, a beneficio di quegli amici (con e senza virgolette) che sono stati, anche solo per un attimo, tentati di credere alle mistificazioni di chi vorrebbe apparentare la Nuova Destra a questi epigoni del Peggio, che non da oggi invocano il sostegno dei "poteri forti" (così li chiamano loro stessi) e finalmente li hanno anche ufficialmente al governo. Dall'era dei pagliacci passiamo a quella dei banchieri, e la legittimazione del commissariamento della politica da parte dell'economia è compiuta. Bella gente ci è circolata dintorno trent'anni fa...
 Buona lettura, se vi resiste lo stomaco.
Forse ci siamo: nasce un governo di alto profilo istituzionale, con personalità autorevole come ministri, e con il sostegno politico di tutte le forze democratiche dal Pd a Fli, sino ai parlamentari cattolici e liberali eletti nel centrodestra (a cominciare a Beppe Pisanu). E ai margini, all'opposizione, le due forze populiste della Lega e dell'Idv. Sarebbe una vera e grande svolta, un anno di decantazione e di aggressione alla crisi finanziaria per poi passare a una storica legislatura costituente. Meno male che Giorgio Napolitano c'è"

Nessun commento:

Posta un commento