giovedì 1 agosto 2013
GRAZIE, PRESIDENTE DOTT. ANTONIO ESPOSITO!
Il nostro blog è rimasto silente per un mese. Mi è sembrata un'inattività doverosa, che ha rispecchiato fedelmente il NULLA (morale, sociale, etico, economico, culturale, politico) di questa Italia lettiana.
Questa sera, però, non posso tacere. Dal profondo del cuore, dopo le notizie riferite poco fa dai media, mi sgorga un sentimento di gratitudine verso il Presidente Dott. Antonio Esposito e verso gli altri componenti del Collegio giudicante della Suprema Corte che poco fa hanno pronunciato la sentenza di condanna di Silvio Berlusconi.
Ebbene sì, lo ammetto: nei giorni scorsi avevo dubitato. Avevo sinceramente temuto che la fama, la popolarità, la ricchezza, il potere di Berlusconi potessero incidere sull'operato della Cassazione, inducendola ad riservargli un trattamento diverso rispetto a quello a cui sono destinati tutti i sudditi italiani. Mi ero detto: vuoi vedere che, solo perchè è Berlusconi, va a finire che valutano le prove... che ascoltano le argomentazioni dei difensori... che rispettano i principi di diritto scritti sui libri del primo anno dell'università... che gli riconoscono diritti e garanzie... Avevo temuto - lo confesso - che la legge potesse non essere uguale per tutti, che un ricorso per Cassazione di Berlusconi potesse avere - solo perchè di Berlusconi - un esito diverso dal sicuro rigetto a cui sarebbe immancabilmente destinato un qualunque ricorso presentato da uno di noi.
Ma adesso devo fare ammenda di questi cattivi pensieri: le parole con cui il Presidente Dott. Antonio Esposito ha pronunciato la sentenza spazzano via ogni dubbio e confermano che la presunzione di colpevolezza vale indistintamente per tutti i sudditi, che la giustizia ha (senza eccezioni legate al nome dell'imputato) il solo scopo di perseguire la cieca vendetta dello Stato burocratico verso il suo nemico naturale (che come tutti sappiamo è il singolo cittadino), che il ruolo della difesa è perfettamente azzerato per Mario Rossi come per Silvio Berlusconi, che tutti i processi (quello del verduriere dell'angolo tanto quanto quello del primo leader politico del Paese) vengono decisi, non dalle prove, ma dalle enunciazioni di principio del pubblico ministero. Da questa sera mi sento più sollevato. Ora so con certezza che siamo tutti uguali.
E ho trovato anche rassicurante la spietata crudeltà ostentata da Gad Lerner su RaiNews24. Uguale alle rozze, ignoranti, disumane cattiverie che sento al bar o dal barbiere quando si legge sul giornale locale che un ragazzino si è beccato tre o quettro anni perchè aveva in tasca un pezzo di fumo... Che bello, ciò che è in alto come ciò che è in basso, senza differenze, siamo tutti uguali!
E allora grazie, Presidente Dott. Antonio Esposito! Grazie anche per avere definito Berlusconi, in sentenza, come "il Berlusconi": il Suo disprezzo, manifestato da quell'articolo, ci fa sentire tutti piccoli piccoli, tutti vermicelli. Tutti sudditi di fronte allo strapotere della burocrazia statale che Lei ha servito e onorato senza favoritismi. Grazie!
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