Questo blog non è nato per occuparsi di economia, ma vi sono notizie, apparentemente di natura solo economica, che in realtà ci dicono molto sulla libertà e sulla vita di tutti noi.
E' il caso del post precedente, ed è il caso di questo articolo che segue, tratto anche questo dal sito Blogosfere.
Lo avrete sentito tutti al TG1, agli altri TG nazionali, sulle pagine dei giornali, nei commenti in giro.
No? Non ne sapete nulla? Beh, non è colpa vostra che ve ne state in spiaggia. E' che se ne è scritto soltanto in un trafiletto della Nuova Sardegna: a Cagliari le partite IVA, gli artigiani, i pastori esasperati hanno occupato la sede Equitalia. A me pare una notizia molto importante, vista la vessazione e l'oppressione che pratica impunemente questo gabelliere medioevale.
Interessi e oneri che arrivano al 50% del dovuto, richiesta di pagamenti per cartelle del 1992, multe già pagate che vengono inviate altre tre o quattro volte, pignoramenti di abitazioni per somme irrisorie, cartelle pazze. Le vittime sono milioni, ed Equitalia si configura già come ulteriore aggravio alle prossime misure governative che colpiranno pensionati, impiegati, autonomi, risparmiatori.
Ieri sera, durante le chiacchiere vacanziere, si stigmatizzavano le rivolte fatte solo per scassare vetrine e ci si chiedeva ancora come mai l'attenzione dei vessati non si rivolgesse ad obiettivi più seri. Forse perché, se anche succede, nessuno lo saprà mai, ho ipotizzato.
E infatti.
Update: preparatevi ad un ulteriore inasprimento di Equitalia. Il governo ha appena tagliato di 9,5 miliardi i trasferimenti agli Enti locali. E si sa: in questi casi, i Comuni si riducono a fare multe anche ai gerani in divieto di sosta. Con quel che ne consegue.
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