domenica 1 maggio 2011

Parla Ida Magli, durissima con Ue e Bce

'Il mio schiaffo all'Europa'

L'antropologa: l'Italia dovrebbe per prima cosa sospendere il trattato di Schengen e tornare a battere moneta. 
di Paola Cortese

Ben tre paesi, Grecia, Irlanda e Portogallo, a rischio di bancarotta. E un’Europa matrigna che con una mano li afferra, concedendogli prestiti milionari, e con l’altra li spinge giù, impoverendo i loro cittadini. E’ l’analisi controcorrente di Ida Magli, antropologa autrice del pamphlet “La dittatura europea”, Bur.

Che traccia l’immagine impietosa di un’ Europa grigia, governata dai banchieri, lontana dai popoli. A lei chiediamo: come può accadere che uno Stato fallisca?
“Uno Stato che batte la propria moneta non fallisce mai. Ma nell’ Unione europea chi batte moneta è la Bce, la Banca centrale. L’euro non ha uno Stato dietro: è una moneta falsa. Così come è di carta il Parlamento europeo, dove si parlano 27 lingue e non si fanno le leggi. Se gli Stati non possono battere moneta non possono finanziarsi. E i banchieri se li giocano a carte, speculano sui loro debiti. Per poi prestargli aiuti al 6,2% che è un tasso insostenibile per paesi come la Grecia, che ora corre un altissimo rischio: è solo questione di tempo”.

Chi comanda oggi in Europa?“Gli interessi dei grandi banchieri che sono dietro alla Bce. Un enorme conflitto di interessi, perché si tratta di privati cittadini dalle ricchezze inestimabili, le regine d’Inghilterra e d’Olanda, i Rothschild, i Rockfeller. Dietro c’è un disegno di globalizzazione, di governo finanziario del mondo. Sennò perché appiattire le tradizioni culturali dei popoli europei, fatte di intelligenze uniche? Si vuole un mondo tutto uguale dove i popoli non contino nulla. L’Ue è stata imposta dall’alto, in Italia non è mai stato fatto un referendum per sapere cosa ne pensano i cittadini”.

Ma gli europeisti sostengono che l’euro ci salvi dall’inflazione.“E’ un inganno. Con l’euro abbiamo avuto l’inflazione al 100%, perché abbiamo dimezzato il valore del denaro. E’ un po’ quello che voleva fare Craxi con la lira pesante. Ma l’inflazione reale non avrebbe mai raggiunto quei livelli, sarebbe arrivata al massimo all’8%. E soprattutto abbiamo impoverito la nostra economia. Ci hanno imposto le quote latte, quando il latte era una nostra ricchezza peculiare. Ci hanno fatto distruggere le arance, uccidere le nostre mucche. In nome dell’Europa sono state fatte scelte insensate”.

Cosa dovrebbe fare l’Italia secondo lei?“Per prima cosa sospendere il trattato di Schengen e tornare a battere moneta. Ci sono altri esempi: l’Inghilterra è fuori e sta benissimo. L’ Italia sta penalizzando se stessa per mantenere il debito nei parametri europei: servono enormi risparmi e mancano i soldi per la ricerca e la cultura. Ma la forza dell’Italia è la produzione di pensiero, arte, poesia. E’ questa la nostra vera ricchezza, la vita biologica conta meno della cultura per la specie umana”.

Negli ultimi giorni l’Europa sembra più fragile: i finlandesi hanno eletto un partito di estrema destra che si rifiuta di pagare il debito del Portogallo.“Sono forze centrifughe che si stanno manifestando negli ultimi tempi. A rompere il giocattolo è stato Sarkozy, quando ha mandato gli aerei a bombardare la Libia. Questo ha aperto gli occhi a tutti: non esiste un’ unione politica. Ma non basta. Resta il sistema di potere finanziario costituito dalla Banca centrale, un immenso impero: milioni di persone con ricchissimi stipendi sui quali nessuno può fare controlli. Ci vorrebbero dei governanti veramente decisi a cambiare. Ma anche il ministro Maroni non ha dato nessun seguito alle sue minacce di uscire da Schengen”.

Da Televideo.Rai.it.

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