giovedì 6 settembre 2012

La UE e il governo Monti proscrivono anche la sovranità alimentare.

Anche se non sono un fan degli alimenti a chilometri zero, nè tanto meno dei prodotti biologici, trovo comunque giusto ricordare che l'intromissione nelle nostre vite prosegue anche dove meno ce lo aspettiamo... 
Dal sito www.andreacarancini.blogspot.it:

Dopo aver perso la sovranità nazionale stiamo perdendo anche la sovranità alimentare.
Questo è quanto si desume da due notizie che nei giorni scorsi mi hanno particolarmente colpito.
La prima è il divieto impartito dalla Corte di Giustizia della UE contro la commercializzazione (e lo scambio!) delle sementi tradizionali:
La seconda è il ricorso del Governo Monti alla Corte Costituzionale contro l’agricoltura achilometro zero”:
Il governo ricorre alla Corte Costituzionale contro la legge sul “chilometro zero”:
Il motivo del ricorso del Governo contro la Regione Calabria? La “violazione del principio della libera circolazione delle merci”.
Quanto sia speciosa questa motivazione lo si può riscontrare anche dal fatto che, proprio riguardo al divieto delle sementi tradizionali, l’Avvocato Generale – nell’esprimere la sua contrarietà al provvedimento – aveva parlato di violazione “della libera circolazione delle merci” (vedi il secondo link da me citato).
Più che di libera circolazione, si dovrebbe parlare quindi  di circolazione a corrente alternata (sempre a favore delle multinazionali alimentari).
È chiaro che gli eurocrati non si limitano a volere ridurre in miseria la popolazione civile: vogliono anche, impedendo alla gente di mangiare come meglio crede, e come più le garba, spezzarne ogni forma di resistenza.
Non si peritano neppure di proscrivere esempi come quello di Vandana Shiva! 
Salvo riservare, magari, i prodotti locali di qualità ai ristoranti extra lusso!
L’assessore alle Risorse agricole della Regione Puglia si è dichiarato pronto a “dar battaglia”: 
Agricoltura: commercio sementi tradizionali; Stefàno: assurdo il divieto:
C'è da fidarsi?

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